I Love Shower Love sono una band alt rock formata da 4 musicisti attivi da diverso tempo nella scena indie italiana: Stefano Perfetto (The Crooks, The Twerks) alla batteria e alla voce, Claudio Chiodi (Castelli) alle chitarre, Marco Chiodi (Nails & Castles, Clone Culture) al basso, Davide Genco (One Boy Band, Into the Wild Night) alla voce e alle chitarre. Il loro nuovo singolo si intitola Lido Caina, una cavalcata garage trainata da riff di chitarra ipnotici e spigolosi e un protagonista che si chiede se il monologo che sta ascoltando provenga da fuori, oppure da dentro la sua testa.

Insieme al loro singolo, sono gli stessi Love Shower Love a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Lido Caina:

BoygeniusTrue Blue
Citare questo supergruppo mi sembra un buon modo per rendere omaggio alle tre superlative cantautrici che lo compongono: Phoebe Bridgers, Julien Baker e Lucy Dacus, anche loro autrici di pezzi solisti tristissimi. La canzone è scritta dal punto di vista di chi offre il proprio conforto a una persona cara che soffre di depressione, taglio narrativo piuttosto inedito. È un pezzo che suona paradossalmente ottimista, se confrontato con la storia che racconta, trovando la speranza nelle pratiche della comprensione e dell’empatia.

Sufjan StevensDeath with Dignity
Cantautore statunitense che ammiro molto per la sua poliedricità, nel 2015 dedica un intero album al tema dell’elaborazione del lutto – la perdita della madre. Questo brano, che apre il disco, mette subito le cose in chiaro in termini di tono e sonorità: l’accettazione del protagonista si rivela lentamente, attraverso immagini evocative, fino ad affiorare come una sorta di luce in fondo al tunnel negli ultimi versi (“Yes, every road leads to an end”).

Purple MountainsAll My Happiness is Gone
Questa è davvero una delle più tristi fra le canzoni tristi. Fa parte di un concept album che David Berman, cantautore di lungo corso nell’indie anglosassone con i Silver Jews, realizzò per esorcizzare la sua depressione, aggravata da lutti e abbandoni. Il pezzo ha un arrangiamento piuttosto allegrotto e vintage rock che contrasta fortemente con le parole, disarmanti nella loro sincerità. Berman si ucciderà un mese dopo l’uscita del disco.

(Marco, basso)

Death Cab for CutieCompany Calls Epilogue
Band del Nord Pacifico che ho sempre amato per songwriting e armonie malinconiche. Forse hanno raccolto meno successo a livello mainstream di quanto meritassero. Nella canzone, il protagonista partecipa a un matrimonio, ma il contesto si rivela pieno di tristezza e malinconia piuttosto che di gioia. La canzone sembra trattare un amore non corrisposto o un legame interrotto, con il narratore che osserva la persona amata sposare qualcun altro. Il tema centrale è il disincanto, l’idea di trovarsi in un luogo di felicità convenzionale (un matrimonio) ma di sentire una profonda disconnessione personale, poiché il protagonista non appartiene a quel contesto emotivo.

Blonde RedheadFor the Damaged Coda
Una band di gemelli come noi! Sebbene la canzone sia strumentale e non presenti un testo esplicito, evoca un forte senso di tragedia e desolazione emotiva, come suggerito dal titolo stesso. È diventata particolarmente famosa, anche sui social, per essere stata utilizzata nella serie animata “Rick and Morty”, dove accentua i temi di manipolazione e fatalismo che accompagnano il personaggio di Evil Morty.

(Stefano, batteria)

Arvid TubaThe Seasons Are Sitting on Chairs
Arvid Tuba è il moniker di un artista svedese abbastanza sconosciuto ai più, ma capace di crearsi un seguito di nicchia. Questo è un brano enigmatico e surreale, caratterizzato da una narrazione poetica che intreccia immagini astratte e concetti temporali e adotta un approccio metaforico per rappresentare il ciclo delle stagioni e il tempo che scorre. Ne apprezzo il minimalismo compositivo che fa uso al tempo stesso oscuro e intimo dell’elettronica.

Joy DivisionDead Soul
Rimanendo in chiave dark, ma in un’altra epoca e un’altra scena: la band più seminale di tutte le band dark. “Dead Souls” è spesso considerata una rappresentazione del lato più cupo della psiche di Ian Curtis, che lottava con problemi di salute mentale ed epilessia. La canzone, con la sua atmosfera tetra e liriche enigmatiche, incarna perfettamente il suono post-punk del gruppo, che mescolava minimalismo, disperazione e introspezione.

The NotwistConsequence
Pezzo tristissimo di una grande band, scena tedesca. Il testo sembra esprimere il senso di un rapporto o di un’emozione che sfugge: il protagonista si sente connesso a qualcosa di bello, ma allo stesso tempo sa che non può trattenere quella sensazione o persona per sempre. C’è una chiara tensione tra il desiderio di mantenere una connessione e l’accettazione che la stessa è destinata a svanire. Il malinconico drone di tastiera che attraversa tutto il brano è diventato un elemento riconoscibile della canzone tanto quanto la melodia vocale.

(Claudio, chitarra)

FugaziI’m So Tired
In contrasto con il solito post-hardcore energetico di Fugazi, questo è un brano minimalista e delicato, costruito esclusivamente intorno a un pianoforte e alla voce di Ian MacKaye. La canzone trasmette un profondo senso di esaurimento emotivo e fisico, un sentimento che potrebbe riferirsi a una serie di situazioni: stress personale, disillusione o un più ampio senso di fatica nei confronti delle lotte politiche e sociali che la band ha sempre cercato di affrontare.Il brano è semplice e breve, ma carico di emozioni.

WilcoJesus etc
È forse il brano più famoso dei Wilco, band cult di Chicago che amo molto, avendo tra l’altro nella sua formazione due chitarristi straordinari per tecnica e gusto. La canzone esplora temi come la perdita, l’amore e la ricerca di connessione in un mondo spesso caotico e frammentato. La frase “Our love is all we have” rappresenta credo il cuore emotivo della canzone, suggerendo che, nonostante le difficoltà e le incertezze della vita, le connessioni umane sono ciò che ci sostiene e ci offre un senso di significato.

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