Giulia Impache è una cantante e compositrice torinese, il cui suono e ricerca musicale esplorano la voce in relazione al corpo su un piano tecnico ed emotivo. Si tiene lontana da etichette e generi, cercando di mantenere la sua natura ibrida, data dalla miscela di influenze che vanno dalla musica antica al folk e dall’ambient all’elettronica “spaziale”. Con il suo nuovo singolo (I’m) Looking (for) Life Giulia affronta il tema dell’impotenza, descrivendo in musica il sentimento universale di sentire la vita sfuggire al proprio controllo.
Insieme al suo singolo, è la stessa Giulia Impache a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo (I’m) looking (for) life:
Arca – Piel
Quando sentii per la prima volta questo brano, fu amore puro, così essenziale così potente da sentirlo una parte di te, comprendere il vuoto dell’assenza.
Sergio Endrigo ed Ennio Morricone – Una breve stagione
Due artisti che amo, quando parole e musica trovano il perfetto equilibrio per farti sentire sulla pelle un amore impossibile.
The Bad Plus – Pound For Pound
Io non lo so se sia un brano volutamente triste ma io sicuramente di lacrime ne ho versate ascoltando questo brano e ne verso ancora.
Sibylle Baier – Give Me a Smile
Tutto il disco è una perla rara, ma questo brano mi strazia l’anima, la potenza di questi archi, questa chitarra e la sua voce così calda e consapevole mi pervade senza sosta
Radiohead – Street Spirit (Fade Out)
Un arpeggio che sembra non potere aver fine, quella voce unica ed inconfondibile, l’oscurità che ci circonda tristemente e noi che nonostante tutto continuiamo a sperare. Amata fin dall’adolescenza.
Giacomo Puccini – Intermezzo: Manon Lescaut
Ricordo gli occhi lucidi quando lo sentii eseguire dal vivo, sentirsi impotente davanti alla bellezza e non poter fare altro che piangere.
Jockstrap – Concrete Over Water
Il testo mi confonde, mi lascia libera di viaggiare con la fantasia, “surrealismo musicale”, quanto avrei voluto scrivere io quella melodia malinconica del ritornello.
Robert Wyatt – Alifib
Quando riesci a toccare il cuore anche usando parole che non esistono, la vera forza del suono
Iron & Wine – Cinder and Smoke
Forse gli anni più sofferti quelli con nelle cuffie i dischi di Iron & Wine.
LEYA – Wave
Ho dovuto scegliere un solo brano perchè non potevo mettere tutto il disco, i Leya nutrono la mia drammaticità, lasciandomi travolgere da suoni dall’emotività spiccata e spettralità viscerale.La mia tristezza matura.
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