Earthling è il nuovo album di Missincat, il progetto di Caterina Barbieri, cantautrice, polistrumentista e produttrice italiana residente a Berlino. Un lavoro che esplora le dinamiche umane da una prospettiva inedita: quella aliena, confermando la sua capacità di sorprendere e innovare, consolidando ulteriormente la sua posizione di rilievo nella scena musicale internazionale. Ne abbiamo parlato con lei.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Ciao a tutti. Sono una persona di natura ottimista ma spesso vago negli abissi delle tonalità minori da dove poi nascono molte delle mie canzoni.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, EARTHLING, E PERCHÉ?
Forse Masquerade, che descrive uno scenario distopico, dove il genere umano è alla deriva mentre l’universo implode, scenario che ho l’impressione sia più simile alla realtà di quanto non pensassi quando ho scritto il pezzo.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Heart of Fire, che contiene un messaggio super positivo. In questo brano accompagno l’ascoltatore in un viaggio rassicurante, promettendo che un faro di luce splenderà quando le stelle si allineeranno.
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
La mia musica può rendere felice chi l’ascolta offrendo un’esperienza emotiva in cui ci si può immergere completamente. Lasciandosi trasportare dai suoni e dalle melodie, si può trovare uno spazio di tranquillità, riflessione o anche solo una pausa dalla frenesia quotidiana. In fondo, la musica ha il potere di toccare corde profonde e di risvegliare quella sensazione di connessione e leggerezza che, a volte, ci manca.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Triste veramente: Statues di Moloko. Nostalgiche strappa lacrime: Philadelphia di Neil Young e Between the Bars di Elliott Smith.
Ecco Earthling:
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