I The Pax Side Of The Moon sono una band lombarda, che dopo dieci anni di attività live ha pubblicato il disco d’esordio, Come guadagnare con la musica. Prodotti da Elio e Le Storie Tese e in un certo senso loro eredi, passano dal country fino al “soft metal” con assoluta nonchalance tra testi solidi, arrangiamenti non banali e ironia da cecchini.

Insieme al loro album, sono gli stessi The Pax Side Of The Moon a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Come guadagnare con la musica:

Peter GabrielThe Book of Love (cover dei Magnetic Fields)
Beppe Chisari (tastiere): stavo chiacchierando di tristezza con un’amica. È partita questa canzone e sono partito anch’io: sono fisicamente andato a mollare la mia ragazza di allora.

The VerveDrugs Don’t Work
Alexander Williams (voce): non ho mai provato le droghe, quindi non so se è vero. Però è un pezzo molto deprimente.

Ivan Della MeaEl me gatt
Pier Panzeri (chitarra): una storia dura della periferia milanese. Hanno trovato un gatto morto, è stata quella stronza della Ninetta. Il padrone del gatto si vendica e finisce in riformatorio. Ma alla fine la Ninetta è viva e il gatto è morto.

Jeff BuckleyLover, You Should’ve Come Over
Pier Panzeri: è molto triste ma anche molto intenso. Non entrerò nelle questioni personali legate a questo brano.
Filippo Pax (voce): per me Jeff Buckley è devastante, la sua musica sembra in qualche modo contenere già la sua fine. Anche Steel Rain di Chris Cornell mi fa lo stesso effetto.

Dolly PartonJolene
Fabio Longo (basso): I had to have this talk with you / My happiness depends on you / And whatever you decide to do / Jolene. Perché a turno nella vita a tutti è capitato di mettersi una scopa in culo per ramazzare la stanza

Claudio Lolli
Davide Limosani (sax e theremin): il cantautore triste per eccellenza è Claudio Lolli, credo che Mariottide sia ispirato a Claudio Lolli. Scegliete il pezzo che volete, non importa l’argomento. Basta anche solo l’atmosfera a distruggerti.

Amedeo MangoCaro Salmone (non presente su Spotify)
Filippo Pax: un piccolo capolavoro perduto di Maccio Capatonda. Impossibile non immedesimarsi nel povero salmone che, nonostante il suo sguardo vuoto da pesce lesso, ha la forza e la dignità di guardare lontano e sognare di volare via. Caro Salmone / Il tuo sguardo lesso / Le tue pinne umide / Le ali tu non hai.

Lucio BattistiEmozioni
Ste Barbanti (chitarra): ero un preadolescente quando lessi per la prima volta il testo di questa canzone su un canzoniere di papà. Quando ascoltai il brano mi pervase un senso di tristezza che ancora oggi al solo sentire la voce di Battisti nitrisco come i cavalli di Frau Blucher (da Frankestein Jr, 1974)

PoohIl cielo è blu sopra le nuvole
Beppe Chisari: Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina / piangi lacrime sottili tra la gente che cammina / sei incinta e innamorata / ma sua moglie fortunata / resta quella là.Tristissima fino a rasentare la disonestà.

Oliver OnionsGalaxy
Filippo Pax: Io credo che una canzone abbia il potere di trasmettere al contempo tristezza o gioia a seconda del contesto, indipendentemente dalle scelte di arrangiamento, di armonia o melodia. Un esempio direi da “manuale” è Galaxy degli Oliver Onions. Se lo ascolto nella sua versione originale, ossia come sigla dell’omonimo cartone tristissimo e delirante (quello in cui un treno viaggia nello spazio e i protagonisti muoiono malissimo facendosi di funghetti allucinogeni velenosi) è micidiale. Mi basta il coro iniziale per rivivere il trauma, senza contare la modulazione nel ritornello: quella credo abbia pagato l’università ai figli della mia psicoterapeuta. Ora prendete lo stesso pezzo, cambiate le parole, trasformatelo in “Fantasy” e mettetelo in un film di Bud Spencer: Bomber. Improvvisamente l’ansia se ne va, ritorna l’ottimismo e la fiducia nell’umanità. Ascolti il pezzo e pensi: massì dai, ce la caveremo.

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