Prendersi cura è l’album d’esordio del Soft Boys Club, band post-punk milanese dalle influenze emo con una particolare attenzione all’elemento cantautorale. Nove brani che la band ha scritto per raccontare la propria generazione, i millennial, attraverso l’approccio del movimento femminista “personale è politico”. Riflessioni e stralci tratti dalle vite di membri virtualmente anti-capitalisti, ma attivamente complici in un sistema al quale loro stessi cercano di sfuggire. Ne abbiamo parlato con loro.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Sì nel complesso sì, specialmente quando siamo insieme e quando suoniamo siamo leggeri e scherzosi. Cerchiamo di mettere tutte le nostre paure e incertezze nei brani per liberarcene.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, PRENDERSI CURA, E PERCHÉ?
Apnea, una canzone che abbiamo scritto per i nostri genitori, il commiato alla nostra infanzia e adolescenza. Racconta del momento in cui, raggiunta l’età che avevano i nostri quando ci hanno avuto, ci siamo accorti che il mondo di oggi non ci permetterà di fare figli con la stessa sicurezza.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Probabilmente Pavlov. Il brano si chiude con una presa di coscienza importante “se non sono come vuoi, sarò abbastanza per me”. Una promessa a noi stessi, che dobbiamo farci quando le relazioni finiscono o peggio ancora non iniziano.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Attraverso la catarsi, buttare fuori tutta la tristezza per tornare sereni. Sentirsi meno soli, trasformando il male in un mezzo per entrare in contatto con l’altro per trovare la forza di confrontarsi con i propri sentimenti e individuarne l’origine. Tutto questo è l’emo ed è quello che speriamo il disco offra a chi lo ascolta.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE
Corso Trieste dei Cani, per quando ci si guarda indietro, Fede dei FBYC da ascoltare alla fine di storie importanti e 3. Qualcuno che è andato di Generic Animal quando hai quel vuoto dentro che non ti sai spiegare.

Ecco Prendersi cura:

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